Partiamo dai dialetti
Contrariamente a vecchi pregiudizi, i dialetti non sono una "sottolingua" né un ostacolo cognitivo, ma una vera e propria forma di bilinguismo che apporta benefici simili a quelli derivanti dall'apprendimento di lingue straniere.
Contributo Cognitivo e Neuroscientifico
L'uso regolare del dialetto in aggiunta all'italiano (o alla lingua standard) rafforza la riserva cognitiva, un insieme di abilità mentali che protegge il cervello dal declino. Studi indicano che il bilinguismo italiano-dialetto produce effetti positivi sui domini delle funzioni cognitive non verbali, come la commutazione (switching) e la flessibilità mentale (Antoniou et al., 2016, citati in Ca' Foscari Edizioni, Il bilinguismo italiano-dialetto come risorsa, 2020, link).
Analogamente alle lingue straniere, la necessità di alternare e inibire due codici linguistici distinti (italiano e dialetto), che pure interagiscono continuamente, rafforza le funzioni esecutive (Sorace & Lorusso, 2024, citate in ResearchGate, Effetti linguistici e cognitivi del multilinguismo, link).
La competenza bilingue italiano-dialetto può facilitare l'apprendimento di una terza lingua, specialmente quelle romanze, grazie alla maggiore sensibilità alle strutture linguistiche parallele (OggiScienza, Lingue e dialetti d'Italia, 2018, link).
Bilinguismo/multilinguismo: le connessioni neurali e i vantaggi cognitivi
Il multilinguismo, incluso il bilinguismo con i dialetti, agisce come un potente stimolo cerebrale.
L'uso costante di più lingue (multilinguismo) aumenta la riserva cerebrale e rallenta l'insorgenza della demenza di 4-5 anni (Bialystok et al., 2007; Perani, citata in Fondazione Veronesi, 2019, link e UniSR, 2017, link).
La gestione parallela di più sistemi linguistici sviluppa un controllo esecutivo potenziato, che migliora l'attenzione selettiva e l'abilità di passare da un compito all'altro (task switching) (Perani & Abutalebi, citati in Intesa Sanpaolo Innovation Center, 2024, link).
L'acquisizione precoce di lingue tende a coinvolgere aree cerebrali sovrapposte nell'area di Broca (produzione), suggerendo un'integrazione più profonda dei sistemi linguistici (Kim et al., 1997, citati in Laboratorio Itals, 2022, link).
Più lingue si conoscono, più culture si comprendono
La connessione tra lingua e cultura è inscindibile: apprendere una nuova lingua significa imparare un nuovo modo di vedere e interpretare il mondo. Più lingue si conoscono, più culture si comprendono, arricchendo la crescita individuale in termini di empatia e apertura mentale.
Le persone multilingue hanno una vita più ricca di esperienze multiculturali che, di per sé, sono associate positivamente alla creatività. Interagire con persone di diverse culture spinge all'apertura verso il diverso e aiuta ad abbattere pregiudizi e stereotipi (Fürst G., Grin F., 2023, citati in British School, L'importanza di imparare nuove lingue, 2024, link).
Confrontarsi con lingue diverse significa allenarsi al decentramento, uscendo dalla propria prospettiva etnocentrica e riconoscendo la specificità di un linguaggio e, al tempo stesso, i punti di contatto tra codici e linguaggi differenti (Fondazione ISMU, 2021, link).
La persona multilingue sviluppa una competenza plurilingue e interculturale, definita come la capacità di usare un ampio e diversificato repertorio di risorse linguistiche e culturali per interagire con l'altro e di trarre profitto dall'esperienza dell'alterità e della diversità culturale (CREIFOS, Guida per lo sviluppo e l'attuazione di curricoli, 2016, link).
Giovani multilingue nell’Italia di oggi
Il multilinguismo rappresenta una risorsa strategica e un motore di successo nell'Italia del 2025. Non è solo un arricchimento culturale, ma una competenza chiave che potenzia le abilità cognitive e apre significative opportunità professionali e imprenditoriali.
L'ambiente socioeconomico italiano, sempre più globalizzato e caratterizzato da una crescente immigrazione, vede nel multilinguismo un fattore cruciale e un immenso potenziale.
1. Vantaggi cognitivi
Le neuroscienze confermano che il cervello multilingue è una "palestra" che potenzia:
Migliora l'abilità di concentrazione, di task-switching (passaggio rapido tra compiti) e di ignorare le distrazioni, poiché il cervello è costantemente impegnato a inibire le lingue non necessarie (Bialystok et al., citati in Intesa Sanpaolo Innovation Center, 2024).
L'uso costante di più lingue (inclusi i dialetti) rafforza la riserva mentale, ritardando l'insorgenza del declino cognitivo legato all'età e alle malattie neurodegenerative come l'Alzheimer (Perani et al., citati in Fondazione Veronesi, 2019, link).
Il multilingue è più consapevole della struttura del linguaggio (consapevolezza metalinguistica), facilitando l'apprendimento di nuove lingue e concetti astratti.
2. Impatto Professionale ed Economico
Nel 2025, il multilinguismo è indispensabile in molti settori:
Le aziende italiane, orientate ai mercati globali (Made in Italy), cercano professionisti in grado di comunicare efficacemente con clienti e partner internazionali. La padronanza linguistica è un elemento cruciale per costruire relazioni solide (Centrostudiadmaiora, I Benefici E Vantaggi Del Multilinguismo, 2025, link).
Le imprese guidate da cittadini stranieri in Italia sono in forte crescita, superando nel 2025 le 678.000 unità (10,7% del totale) e rappresentando un motore di sviluppo. I titolari multilingue (provenienti da Romania, Cina, Marocco, ecc.) utilizzano le loro competenze linguistiche e culturali come ponte essenziale tra l'Italia e i mercati esteri o le proprie comunità di origine (ANOLF, Imprese dei migranti, un motore per l'Italia, 2025, link).
Le lingue più richieste nel commercio e nell'innovazione, oltre all'Inglese (base universale), sono il Cinese (per scalare mercati difficili), lo Spagnolo (per l'accesso all'America Latina) e il Tedesco (potenza europea di R&S) (Acolad, Le lingue commerciali più richieste nel 2025, 2025, link).
Storie di giovani multilingue in Italia (2025)
La crescente presenza di giovani con un background migratorio in Italia ha portato alla luce storie di successo personale e professionale dove il multilinguismo si rivela la chiave per eccellere in settori cruciali per l'economia e la società italiana, in particolare nel campo dell'imprenditoria e dell'intermediazione.
1. Shaima Mohamed (30 anni )
Sebbene Shaima la sua storia è un esempio emblematico di come la giovane generazione immigrata in Italia, sfrutta le competenze multilingue acquisite in età evolutiva per raggiungere il successo professionale.
Lingue: Arabo (L1/lingua madre), Italiano (L2).
Storia: Arrivata in Italia dal suo Paese di origine all'età di dieci anni, Shaima ha dovuto affrontare la sfida di apprendere rapidamente l'italiano, pur mantenendo attiva la lingua araba in famiglia.
La sua capacità di padroneggiare due sistemi linguistici e culturali le ha permesso di sviluppare una profonda competenza interculturale. Questo l'ha posizionata come figura di raccordo essenziale tra la sua comunità e il contesto italiano. Queste abilità di mediazione linguistica e culturale sono fondamentali per il suo percorso di integrazione e sono spesso capitalizzate in ruoli di pubblica utilità o nel settore dei servizi alla persona, un ambito che beneficia enormemente della comprensione multilingue e interculturale.
(cfr. Shaima Mohamed in Centro Pime, Ho viaggiato fin qui. Storie di giovani migranti, 2021 Link: https://centropime.org/ho-viaggiato-fin-qui-storie-di-giovani-migranti/)
2. Yaya (30 anni)
Yaya, come Shaima, è un esempio di successo che trae origine da un percorso migratorio.
Lingue: Lingua madre africana (es. Mandinga o altre lingue del Sahel), Francese (L2/lingua veicolare dell'Africa occidentale), Italiano (L3).
Storia: Arrivato in Italia come giovane migrante, dopo un viaggio complesso, ha dovuto imparare l'italiano come lingua d'integrazione e di lavoro, mantenendo o recuperando le lingue del suo Paese d'origine e il francese come lingua internazionale di contatto.
Yaya ha trasformato il suo complesso bagaglio linguistico e culturale in un vantaggio competitivo nel terzo settore. Sfrutta le sue competenze multilingue per comunicare con diverse comunità, fare del volontario e promuovere iniziative di co-sviluppo con il suo Paese d'origine. Questo tipo di successo è emblematico dell'imprenditoria a impatto sociale e dimostra che il multilinguismo è cruciale per creare ponti non solo economici, ma anche umanitari e sociali, una necessità riconosciuta e supportata dalle organizzazioni che lavorano con le giovani leadership della diaspora (Info Cooperazione, Opportunità per giovani leader della diaspora, 2025).
Storia di Yaya: https://lnx.donkhm.org/la-storia-di-yaya-da-giovane-migrante-a-volontario-impegnato-a-favore-dei-fragili/
Contesto: https://www.info-cooperazione.it/2025/04/opportunita-per-giovani-leader-della-diaspora/
Il Rapporto Immigrazione Caritas-Migrantes 2025 pone l'accento sui giovani con background migratorio, definendoli una risorsa vitale per la società. Questi giovani sono spesso multilingui "naturali" che, pur affrontando difficoltà di integrazione, portano con sé una ricchezza linguistica e interculturale indispensabile per il futuro del Paese (Caritas-Migrantes, Rapporto Immigrazione 2025, 2025, link).
