Mamme a scuola

La comunicazione tra il personale della scuola e le famiglie con cittadinanza non italiana non è sempre facile. In alcuni casi solo grazie all’intermediazione del mediatore culturale si arriva ad una reale comprensione.

Per ovviare al problema, può addirittura capitare di chiedere all’alunna o alunno di tradurre le parole del docente affinché il genitore venga edotto.

Ciò ha implicazioni pedagogiche e psicologiche facili da intuire ma soprattutto toglie fiducia all’adulto, lo svaluta nel suo ruolo di punto di riferimento e investe il minore di responsabilità non proprie.

Il progetto Mamme di Teglia nasce nell’a.s. 2017/2018 proprio a fronte del problema appena illustrato. Il primo gruppo di signore con cittadinanza non italiana era composto dalle mamme delle alunne o alunni dell’Istituto Comprensivo Tegliaa Genova. Entravano a scuola con i loro figli ma si recavano in aule diverse per studiare. Capitava che gli alunni andassero a trovarle o che si organizzassero dei momenti conviviali insieme: un compleanno, la festa di fine anno scolastico… L’orario era particolarmente agevole per queste signore che, accompagnando i figli a scuola approfittavano della mattina libera per studiare.

Il progetto si è replicato negli anni grazie ad un protocollo di collaborazione tra l’IC Teglia e il CPIA Ponente che prevede un docente, con competenze nella didattica dell’italiano L2, svolgere le proprie lezioni in una sede distaccata o diversa da quella del CPIA Ponente. In questo modo, al termine del corso di alfabetizzazione le studentesse sostengono un esame e ricevono la certificazione del livello corrispondente alla conoscenza della lingua italiana, utile ai fini dell’ottenimento del permesso di soggiorno.

Nell’a.s. 2024/25 anche all’Istituto Comprensivo Sestri Est di Genova si realizza un corso di alfabetizzazione dedicato alle mamme degli alunni e coinvolge anche le scuole vicine. Inoltre, grazie alla collaborazione con un’associazione di volontariato (IUSP - Punto Luce), contemporaneamente al corso, è organizzato uno spazio per i figli più piccoli, non ancora in età scolastica, dove possono giocare mentre le loro mamme imparano la lingua italiana.

Altro esempio di progettualità integrata presso il CPIA di La Spezia dove il corso di alfabetizzazione è affiancato dalle attività del progetto Cittadinanza Neurodivergente con il sostegno di Con i Bambini che accoglie i bimbi da 0 a 6 anni per momenti di gioco e socializzazione mentre le loro madri apprendono la lingua italiana.

Questo tipo di progetto non coinvolge solo le donne in formazione ma ha una ricaduta positiva anche sui loro figli che, finalmente, ritrovano nella madre un punto di riferimento rispetto alla società in cui sono inseriti; per la scuola che può instaurare un dialogo costruttivo e progettare insieme alle famiglie un percorso educativo condiviso; per la società che vede innalzare il livello di competenze dell’adulto e perciò di autonomia delle donne coinvolte.

Se inizialmente le mamme arrivano in aula timidamente, poi il clima allegro e accogliente, le vede ridere e fare gruppo. Vi è un continuo scambio di informazioni, suggerimenti, indicazioni.

È uno spazio tutto loro, solo femminile, dove si sentono a casa, libere di inciampare sulla coniugazione di un verbo o la scelta di un aggettivo. Sono motivate ad imparare per comprendere le parole dei medici, dei docenti, di tutti coloro che ruotano attorno ai loro figli.

Alcune di loro proseguono con la formazione presso i CPIA, si iscrivono ad un percorso di 1° livello, alle volte al 2° livello o ad un corso professionalizzante anche tra quelli organizzati dalla regione (IeFP). Insomma, ottengono una qualifica professionale che consente loro di diventare più indipendenti e di contribuire alle economie della famiglia e alle scelte che si realizzano.

Si integrano maggiormente nel quartiere e “fare la spesa” diventa un dialogo interculturale, l’incontro tra più mondi, anche diversi dal mondo culturale italiano: dal bar al parrucchiere, dal fruttivendolo al panificio è un continuo ascoltare suoni e lingue differenti, modalità di relazione, piccole storie e battute divertenti… Insomma, un crogiolo di lingue, tradizioni e modi di vivere!